lunedì 14 aprile 2014

Da Twin Peaks a Breaking Bad: come le serie hanno cambiato la tv


La maturità della tv comincia negli Novanta e deve tutto ai prodotti seriali: il racconto di questa trasformazione e dei suoi sviluppi, anche sorprendenti è affidato al critico televisivo americano Alan Sepinwall, che nel suo libro (per la BUR titolo originale The revolution was televised), Telerivoluzione, ci racconta il passaggio dalla tv vintage alla tv delle serie: sesso, violenza, antieroi senza rimorsi, attori semisconosciuti, trame articolate.
Un linguaggio composito e irresistibile che ha cambiato per sempre la televisione e il nostro modo di guardarla. “Un tempo c’erano i campioni di incassi da una parte, i film d’autore dall’altra e una vasta gamma di prodotti nel mezzo. Il XXI secolo vide la lenta estinzione del cosiddetto middle class movie, perchè il film doveva subito fare grandi incassi o costare poco, oppure era fuori. Quel posto fu riempito dalla televisione e se lo spettatore desiderava una trama per adulti drammatica e coinvolgente, non andava più al multisala, ma si piazzava nel divano di casa”.
Tra gli show che hanno aperto la strada alla rivoluzione c’è Twin Peaks, di David Lynch, “mix baroccheggiante di poliziesco, soap opera e melodramma anni Cinquanta, dove per settimane dall’estate 1990 gli spettatori impazzirono scervellandosi per capire chi avesse ucciso Laura Palmer, ed a coinvolgerli contribuiva il fatto che le stramberie erano unite al progresso nelle indagini e ai drammi personali degli abitanti”. I Soprano, tuttavia, “fecero capire al mondo che in tv stava succedendo qualcosa di speciale, perche’ riscrisse le regole della tv rendendola un posto migliore e più accogliente per un pubblico a cui piaceva pensare, persino quando narrava le vicende di un branco di ostinati, ignoranti esseri umani”.
Poi arriva Lost, dove già dai primi minuti si viene rapiti da questa avventura di un gruppo di sopravvissuti ad un disastro aereo su un’isola deserta. “Il luogo forniva un’ambientazione da thriller mentre i flashback erano come racconti a sfondo tragico su persone la cui vita non era andata secondo le loro speranze”. Altro successo è Mad Men, ambientato nel mondo pubblicitario di New York anni Sessanta, in cui l’antieroe Don Drapen appare opposto a Tony Soprano perchè è bello ed elegante, eloquente e non volgare. “Ma dietro la sua impeccabile facciata, Draper è imperfetto, complicato e affascinante con tutti i grandi personaggi della rivoluzione tv e si trova al centro di una serie che esplora con maestria la differenza tra percezione e realtà”. 
Con Breaking Bad, lo spettatore “sprofonda in mondo da incubo pieno di scelte oscure, violenza e immaginario surreale, di cui è protagonista un professore di chimica alle superiori che in seguito ad una diagnosi di tumore si mette a cucinare” metanfetamina per sostentare la famiglia. E per cinque stagioni racconta la storia di un uomo in cui potremmo immedesimarci, ma che poi affronta una metamorfosi, da buon cittadino osservante a narcotrafficante. Perchè, come dice l’autore, Vince Gilligan, “nessuno di noi, in realtà, è immobile”.
Il libro, divertente e ricco di aneddoti, spiega come, quando e perchè, ma soprattutto chi ha stabilito il nuovo “canone letterario” della fiction mondiale rivoluzionando il nostro modo di scrivere, raccontare e perfino concepire storie.

Fonte: kataweb.it

sabato 5 aprile 2014

Lo striscione dei tifosi del Maccabi in stile Breaking Bad

Lo striscione dei tifosi del Maccabi in stile Breaking Bad.


La coreografia del tifosi del Maccabi Tel Aviv in stile Breaking Bad in occasione della partita di campionato con l’Hapoel Be’er Sheva. ”Io non sono in pericolo, io sono il pericolo” è la frase della celebre serie televisiva adottata dai sostenitori che hanno scelto il volto di Walter White per celebrare la loro squadra. A quando il mega striscione dei fan di Lost così da trasporre la sfida dei serial allo stadio? Intanto, Kevin Wu, fondatore di Graph Tv, ha inventato uno strumento per monitorare andamento e indice di gradimento delle serie cult della tv statunitense. Perché? E’ lui stesso a svelare la singolare curiosità: “La seconda metà dell’ultima stagione di Breaking Bad m’è sembrata stupenda e mi sono chiesto quanta gente condividesse la mia impressione”.

venerdì 4 aprile 2014

Breaking Bad diventa un libro

Breaking Bad 

Bryan Cranston, premiatissimo per la sua interpretazione del professore di chimica Walter White, è pronto a raccontare tutti i retroscena del set di Breaking Bad in un libro che sta scrivendo per la Charles Scribner's Sons, di recente acquisita dalla Simon & Schuster. «Walter White mi ha insegnato tantissime cose, alcune utili altre pericolose», ha dichiarato Cranston al New York Times. «Con questo libro desidero svelare la storia della mia vita e raccontare tutti i segreti e le bugie che ho vissuto e sperimentato in sei anni di riprese di Breaking Bad».
La casa editrice prevede la pubblicazione nell'autunno del 2015. Il capo editore dell'azienda Nan Graham è convinta che il libro appassionerà e sorprenderà i fan della serie, conclusasi lo scorso anno dopo cinque stagioni. «Cranston scrive come recita: con grande impegno, intelligenza e umorismo», ha dichiarato.
Qualche tempo fa l'attore ha rivelato di essersi commosso quando ha visto la puntata conclusiva di Breaking Bad in un cimitero di Hollywood, con la sua costar Aaron Paul e 4mila fan trepidanti. «È stato un momento estremamente emozionante, vedermi morire tra le lapidi. Sembrava estate, c'erano quasi 25 gradi. Eravamo tutti seduti su delle sedie in un prato. Sembravamo tutti ad un picnic collettivo un po' macabro» , ha spiegato divertito l'attore alla rivista Empire.

Fonte: marieclaire.it

martedì 1 aprile 2014

Bryan Cranston nella seconda stagione di True Detective


 cranst

Dopo l’annuncio che il cast della seconda stagione sarebbe stato completamente rinnovato,  i fan di True Detective erano rimasti delusi per la perdita di due attori del calibro di Matthew McConaughey e Woody Harrelson.
Ma Nic Pizzolatto, creatore della serie, ieri in un’intervista a margine del Festival Series Mania a Parigi, ha voluto rassicurarli rivelando il primo dei due nomi che comporranno la coppia di detective per la prossima stagione: niente meno che Bryan Cranston.
L’ormai ex-protagonista di Breaking Bad, che aveva interpretato già il ruolo del detective proprio in un film con McConaughey (“The Lincoln Lawyer”), ha dichiarato di non vedere l’ora di iniziare questa nuovo progetto e che non è affatto spaventato dalle aspettative altissime che, anzi, lo stimolano a fare sempre meglio.
Il confronto Cranston-McConaughey non sarà dunque a solo appannaggio degli Emmy, ma vivrà anche all’interno di una stessa serie tv.
Non ci resta allora che attendere con ancora più ansia l’annuncio del secondo protagonista e, soprattutto, l’inizio della prossima stagione di True Detective previsto per il 2015.

Di: Michele  Minardi
Fonte: seriangolo.it